Presenze in crescita costante negli istituti penitenziari del Lazio

Oltre 6.700 persone detenute e tasso di affollamento effettivo del 142%, In Italia superata la soglia di 61.000 e affollamento del 128,5%
L'ingresso del carcere romano di Regina Coeli in via della Lungara.

Secondo i dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) diffusi dal ministero della Giustizia, alla di marzo il numero di detenuti presenti negli istituti penitenziari del Lazio è stato pari a 6.731 con un incremento di 194 unità rispetto ai 6.537 di inizio anno. In termini percentuali il tasso di crescita nel bimestre è stato del 3 % e doppio rispetto alla media nazionale.

In tutta Italia il numero di detenuti presenti alla data del 31 marzo 2024 risulta pari a 61.049: sono cresciuti di 883 unità da inizio anno (+1,5%). Continua quindi  l’incremento costante del numero di detenuti presenti e l’acutizzazione dei gravi disagi causati da tassi di affollamento non sostenibili dall’intero sistema.

Attualmente il tasso di affollamento complessivo nella regione, calcolato sulla capienza regolamentare dichiarata dal ministero è pari al 129% e del 142% se tale indicatore viene calcolato sul numero effettivo di posti disponibili. In tutta Italia i tassi risultano pari al 119% sulla capienza “ufficiale” e al 128,5% sul numero di posti effettivamente disponibili.

Se si escludono due case di reclusione della regione e la terza casa circondariale di Roma, destinata ai semiliberi e al trattamento avanzato per tossicodipendenti, e l’istituto di Paliano, tutti gli istituti di pena della regione presentano tassi di affollamento effettivi superiori al 100% e sono  ben 8 su 14 quelli in cui i detenuti presenti superano la soglia del 140% sui posti effettivamente disponibili. In particolare bisogna sottolineare la situazione del carcere romano di Regina Coeli dove il tasso di affollamento da diversi mesi è del 182% che si colloca al tredicesimo posto della graduatoria degli istituti penitenziari più affollati d’Italia.

La situazione in Italia. Un bimbo recluso nel Lazio

La situazione regionale non è difforme da quanto avviene nel resto del Paese dove sono vi sono 145 istituti penitenziari su 189 che presentano tassi di affollamento effettivi superiori al 100% e, conseguentemente, sono solo due le regioni – il Trentino Alto Adige e la Sardegna, in cui il numero di detenuti è inferiore ai posti effettivamente disponibili.

Si conferma anche la tendenza all’incremento dei detenuti in attesa di giudizio che si si sta verificando soprattutto nel Lazio da nove mesi a questa parte. Infatti il loro numero, che era di 1.655 alla fine di giugno 2023, è cresciuto di 386 unità (+21%) e ha superato la soglia delle 2.000 unità, attestandosi sul valore di 2.041.

Conseguentemente anche la relativa percentuale sul totale della popolazione detenuta è cresciuta, passando dal 26,8% di fine giugno all’attuale 30,3% e tale valore risulta oggi decisamente superiore al 25,8% che si registra a livello nazionale.

I detenuti stranieri costituiscono il 37,8% della popolazione detenuta in regione a fronte del 31,3% che si registra in tutta Italia. Anche su questo versante si registra un significativo incremento e da inizio anno anno gli stranieri detenuti negli istituti penitenziari del Lazio sono aumentati di 59 unità corrispondenti a una percentuale del 2,4%.

Infine, il numero di bambini reclusi assieme alle loro madri in tutta Italia risulta pari a 18, il mese scorso erano 22. Nel Lazio attualmente vi è un bambino recluso assieme a sua madre, secondo quanto pubblicato sul sito del ministero della Giustizia, il mese scorso erano quattro.

tabelle 3 aprile 2024

 

 

 


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