Stabile il numero di persone detenute ad aprile, ma anche il sovraffollamento

5.586 persone detenute nel Lazio. Contagi in costante diminuzione

Il 30 aprile secondo le statistiche pubblicate oggi dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), nel Lazio erano presenti 5.586 detenuti. Dalla fine di marzo si è verificata una crescita esigua di sole quattro unità. Anche a livello nazionale la situazione rispetto al mese precedente è rimasta sostanzialmente stabile con una riduzione di 14 persone presenti e un dato complessivo pari a 54.595. Il numero di persone presenti da diversi mesi si è quindi stabilizzato attorno alle 5.600 unità nel Lazio e alle 54.000 e 54.600 in Italia.

Se da un lato può essere considerato positivamente il fatto che la popolazione detenuta da inizio anno non sia sostanzialmente cresciuta, la situazione rimane comunque in entrambi i casi ancora critica e lontana da una soluzione dei tassi di affollamento che rimangono superiori stabilmente al 100% (questo mese è del 107% sia in regione che nell’intera penisola).

Nella nostra regione non si attenuano le situazioni di criticità relative al sovraffollamento. Il tasso di affollamento calcolato sulla base dei posti effettivamente disponibili di ogni singolo istituto continua ad essere del 117%. Sono sempre 10 su 14 gli Istituti di pena che presentano tassi di affollamento superiori al 100% dei posti disponibili.

In particolare si confermano le situazioni di maggiori criticità a Latina (dove il tasso è addirittura cresciuto al 181% dal 168% rilevato in marzo) Civitavecchia, Regina Coeli e Rebibbia Femminile con tassi di affollamento effettivo che risultano superiori al 140%.

A livello nazionale si è stabilizzata la situazione dei contagi da Covid-19 che, tuttavia, rimane problematica con numeri superiori alle 1.000 unità sia in marzo che in aprile. Negli istituti di pena del Lazio nell’ultima settimana le persone contagiate si sono ridotte a 159 rispetto alle 315 registrate il 26 aprile.

Un’ultima annotazione riguarda la presenza di detenuti in attesa di primo giudizio che è leggermente cresciuta (dal 14,6% al 14,8%) rimanendo comunque al disotto della soglia del 15% e inferiore a quanto si registra nel resto d’Italia che a marzo pur scendendo rispetto al mese precedente si attesta al 15,2%.

tabelle 3 maggio 2022

 

 


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